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 Associazione Sportiva Nautica Aussa Terzo d'Aquileia


 

  La Storia

Palmanova era grigia in quel pomeriggio uggioso del 9 marzo 1982. Ma non badavano al tempo le otto persone che suonarono il campanello dello studio del notaio Udina in Borgo Cividale. Il notaio ando'  ad aprire la porta e diede loro il benvenuto, facendole accomodare. Portavano con se'  un sogno, quelle otto persone, mentre varcavano la soglia. E volevano che quel sogno diventasse parole, scritte nero su bianco su un foglio protocollo, quasi che i segni sulla carta fossero spilli per fissare cio'  che avevano immaginato, e impedirgli di svanire.
A guidare il gruppo era un omino di bassa statura e dalla voce roca e baritonale per il gran fumare. Ma l'aspetto non doveva trarre in inganno. Dietro la corporatura minuta si celava una forza d' animo indomita e una volonta' tenace. Queste doti, insieme al carattere impetuoso, alla fervida immaginazione e ad una generosita'  senza limite, ne facevano un gigante. Veniva dalla Sicilia il dottor Carobene, e della sua terra conservava la fierezza e l'ardore. Nessun sogno avrebbe potuto trovare paladino migliore. Cos'era dunque che volevano venisse tradotto in un atto formale Salvatore Carobene e gli altri sette convenuti? Volevano far si'  che un' ansa morta del fiume Aussa, rimasta ai margini dopo che la geometrica rettifica del corso d'acqua ne aveva cancellato le sinuosita', diventasse un approdo. Volevano che quel luogo ricoperto di canne palustri e di rovi si trasformasse in pontili, briccole, posti barca. Volevano che quell'approdo diventasse un' associazione, e che l' associazione avesse un nome, un simbolo e una bandiera, e che le sue porte fossero aperte a soci accomunati dall' amore per il mare, e che ci fosse qualcuno a dirigerla.
Seduti davanti alla scrivania gli otto uomini videro formarsi le frasi che davano corpo al loro sogno: “ – ATTO COSTITUTIVO – della “A.S.N.A.T. Associazione Sportiva Nautica Aussa Terzo” con sede in Terzo di Aquileia…………..- Repubblica Italiana – L'anno millenovecentoottantadue il giorno nove marzo in Palmanova……..”
Finalmente cio'  che li aveva occupati in numerose ed animate discussioni era li', davanti a loro, nero su bianco, come avevano voluto. Quando apposero le loro firme sul documento, forse erano solo in parte consapevoli di quale robusto edificio avevano gettato le fondamenta.
Ma la speranza che dopo quel primo passo tutto sarebbe stato facile svani'  ben presto. Decine e decine di viaggi da un ufficio all'altro, con la cartella ricolma dei disegni dell' architetto Marco Buiatti e di suo padre Ado, progettisti dell' opera, ad inseguire burocrazie estenuanti, affrontate con molta pazienza, ma anche con qualche solenne arrabbiatura. Ci vollero ben dieci lunghi anni prima che il pontone della ditta Colussi di Grado entrasse nell' ansa a piantare i primi pali e a dar inizio alla costruzione dei pontili. Nell' autunno del 1992 i primi cento posti poterono essere occupati dalle imbarcazioni dei soci, finalmente ripagati da tanto lunga attesa. Ci vollero altri 7 anni, trascorsi con piu' esperienza e meno arrabbiature, per rivedere lo stesso pontone a proseguire il completamento degli altri 44 posti del pontile sud.

 

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